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lunedì 7 novembre 2016

Archeologia, un’opportunità di sviluppo turistico: “Un futuro scritto 3000 anni fa”, di Cristian Mascia

Archeologia, un’opportunità di sviluppo turistico: “Un futuro scritto 3000 anni fa”.
di Cristian Mascia

La necessità di creare i presupposti per trattenere i giovani nella propria terra, e un’economia basata su solo tre mesi di stagione balneare, portano all'esigenza di creare a un turismo esteso al resto dell’anno. Oggi questo è possibile grazie al turismo archeologico, un settore in continua crescita, con nuove teorie e scoperte che illuminano la storia della Sardegna. A Gairo, in Ogliastra, la collaborazione tra cittadini, amministrazione comunale e soprintendenza, iniziano a
dare i primi frutti per sviluppare un’economia basata sulle proprie origini e sul territorio per accrescere le possibilità di scelta professionali delle nuove generazioni. Un interessante convegno sulla Civiltà Nuragica, nella sala polifunzionale del Comune, ha visto partecipi l’archeologo Nicola Dessi e lo scrittore Pierluigi Montalbano. Oltre alla dettagliata spiegazione sulla storia della Sardegna antica, i due studiosi hanno illustrato le modalità di insediamento e organizzazione delle prime genti che si stabilirono nel territorio, e le attività che consentirono lo sviluppo di attività agropastorali e minerarie che accompagnarono il cammino evolutivo delle comunità locali. Per l’occasione è stato presentato il nuovo libro “Porti e Approdi nel Mediterraneo antico” scritto da Pierluigi Montalbano.
Durante la serata culturale, per la prima volta si è proposta un’interpretazione del sito archeologico presente nel territorio di Gairo e Ussassai: “Is Tostoinus”, una cittadella fortificata posta a 1000 metri s.l.m. e dotata di sorgente, decine di capanne abitative, laboratori artigianali, necropoli e nuraghe polilobato.  
Ecco il video realizzato in presa diretta qualche mese fa: https://www.youtube.com/watch?v=NG8zYG16TTY
Al termine della conferenza, nella piazza Melis antistante la sala polifunzionale Rosa Cocco, il maestro fonditore Andrea Loddo ha creato davanti allo sguardo incredulo dei bambini, la “biga nuragica” rinvenuta nel santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri, realizzando una delle sue fusioni bronzee più interessanti da quando, oltre dieci anni fa, ha iniziato questa intrigante attività artigianale.
Il giorno seguente, un escursione nel sito ha dato agli esperti un’idea della vastità della cittadella nuragica e ha evidenziato un’interessante tomba di giganti costruita sopra e perpendicolarmente a un tunnel naturale lungo una decina di metri che giunge fino al corridoio funerario. Le due sepolture sovrapposte indicano il passaggio temporale dal neolitico al nuragico. 
In questo video, realizzato in presa diretta si può avere un'idea del sito funerariohttps://www.facebook.com/pierluigi.montalbano/videos/1212107035521494/
Presto ci saranno nuove indagini al fine di riuscire a dare una interpretazione più dettagliata dell’insediamento, certamente legato ad attività di estrazione e lavorazione di metalli pregiati. La presenza nelle vicinanze di un’antica miniera d’argento e varie testimonianze di ritrovamenti avvenuti in tempi remoti, confermano tale ipotesi, avanzata già dalla prima visita dallo studioso Pierluigi Montalbano. Lo studio è complicato, a causa di tanti fattori dovuti all'attività antropica, succedutasi nel tempo. La concessione delle foreste della Sardegna a cavallo tra il 1800 e il 1900, e la costruzione della ferrovia, furono fra i motivi di distruzione di questa città. Successivamente, il miraggio di facili guadagni da parte dei tombaroli ha determinato il resto del danneggiamento. Tuttavia, non tutto è perduto, e si può tentare di rivitalizzare l’interesse per il sito grazie a un progetto che vede la collaborazione tra Università, Soprintendenza, Agenzia Forestas (ex Ente Foreste), e comuni. Per approfondire l’argomento suggerisco la visione del link: “L’uomo che sussurrava ai binari”, https://www.youtube.com/watch?v=JUXjB3M5ipo dove è contenuta un’idea su come procedere in questo progetto ambizioso ma realizzabile.


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